Il sogno di Nicole, ammessa a 16 anni all’Accademia di danza del Bolshoi

Ha superato le dure selezioni: solo 15 gli ammessi su 4.000 candidati. Da settembre, la giovane ballerina si trasferirà a Mosca. Svetlana Pavlova: talento straordinario

Tantissimi sacrifici e un sogno che diventa realtà. Le porte dell’Accademia internazionale del Bolshoi di Mosca si spalancano per Nicole Carrara, 16 anni, di Pradalunga, allieva dal 2008 della Pavlova International Ballet School, con sede a Bergamo, che negli ultimi dieci anni ha preparato 7 allievi a intraprendere lo stesso percorso formativo.

La giovane ha superato le durissime audizioni riservate ai ballerini internazionali: solo 15 gli ammessi su 4.000 candidati. E, a settembre, si trasferirà nella capitale russa per iniziare la nuova vita, imparare la lingua e iniziare il corso di studi. A convincere del suo talento è stato un video di 3 ore, girato sotto la guida di Svetlana Pavlova, fondatrice della scuola e sua insegnante.

«A colpire saranno stati gli esercizi alla sbarra, alla commissione non importa tanto se sai farli, ma la didattica, cioé come li esegui — spiega, entusiasta, Nicole —. Un esempio è il battement tendu, dove i tendini sono allungati e ogni muscolo lavora in perfetta armonia con gli altri». Parole di elogio arrivano dalla sua insegnante. «Non solo Nicole possiede un talento straordinario, ma è anche costante, ha vinto concorsi prestigiosi e ha sempre potuto contare sull’appoggio della famiglia, siamo fieri del risultato», commenta la Pavlova. Figlia di papà parrucchiere e mamma casalinga, la ballerina sogna fin da piccola di raggiungere il tempio mondiale della danza.

«Fin dai 5 anni eseguivo piccole coreografie saltellando per casa, a 7 ho iniziato a prendere lezioni, insistevo con mia mamma affinché mi facesse entrare in una vera scuola», sorride. Per due volte è stata ammessa all’Opera di Vienna, rifiutando il posto, nella speranza di raggiungere la meta tanto desiderata. Ogni settimana si allena per 12 ore, incluso il sabato, senza considerare stretching e straordinari.

E segue una dieta ferrea. «Amo il sushi, ma contiene troppi carboidrati, non va bene per l’alimentazione di noi ballerine, le mie compagne di scuola, all’Istituto turistico Vittorio Emanuele, addentano panini e bevono Coca Cola, a me toccano mele e carote», dice la ragazza, che pesa 42 chili per 1 metro e 56 di altezza. «Troppo rispetto alle russe, ma chiuderanno un occhio, considerato che sono italiana», dice. Il suo idolo è Svetlana Jur’evna Zacharova, étoile ucraina. «Non vorrei sembrare snob, ma far parte di un corpo di ballo non fa per me, ambisco a diventare anch’io prima ballerina», conclude Nicole.
DI Rosanna SCardi

1 marzo 2019 | 23:09 CORRIERE DELLA SERA – BERGAMO